843 fantaiku
Innaffio
a lungo la mia pianta.
Cresca all'ingiù!
E adesso mi
tolgo le scarpe
e cammino.
Abbandonata
la Terra azzurrina
entra l'abisso.
Nei sotterranei
intravvedo fiaccole
di tempo vero.
Parlano
come metronomi.
Anch'io parlo.
Ci ricorderemo
di scrivere l'estate,
anche domani?
Io insetto
sul soffitto di casa e
il mondo a rovescio.
Quella musica che
ancora gira tra i pianeti e
i suoi capelli sciolti.
Scalpellino scrivo
il mio nome con le stelle
perchè duri.
Vedo le mummia
che sarò in queste
vuote stanze.