130 fantaiku
Sfiorano dita
con ipnotici gesti -
la pelle nuda
Deserto il mondo
svuotato di parole:
il canto umano.
Undici gennaio-
nella nebbia spettrale
salice spoglio.
Nella laguna
un airone immobile -
Presagio d’addio.
Caduti i muri -
Poi nuove architetture
su antiche colpe.
Ascolta il vento
la foglia solitaria -
Cadere è un volo.
Le aiuole bordate
Di garofani bianchi.
Io ero bambina.
Chiusa nel gelo -
ammutolita voce
di primavera.
Solo un riflesso -
Venezia in un vapore
D’acqua e di cielo.
Nella stagione
della memoria stende
i veli - la noia.