113 fantaiku
le cattedrali
del muto Dio, da sempre
svettano immote
mise radici
nel campo sconfinato
non camminò più
suonava il flauto
il satiro puntuto
sempre ghignante
oggi è comune
confondere schiavitù
con il lavoro
la gemma rubò
la pietra del serpente
teste caddero
fredda pistola
nella macchia di sangue
bossoli caldi
acqua salata
tra i tentacoli orrendi
di bestialità
fiore di ferro
ed elettrificato
biomeccanico
mondo olistico
panorama akascico
di informazione
etere piena
di droga elettronica
tagliata male